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Pubblicato 1 anno fa

Scarola: cos’è, benefici e proprietà

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Nel senso comune è un tipo di insalata, ma la scarola è molto di più. Conosciuta anche come indivia, porta in tavola un apporto vitaminico importante oltre a molti altri benefici e proprietà.

Quali sono i benefici e le proprietà principali della scarola? Prima di tutto, dobbiamo dire che la scarola è una varietà di indivia, che in tanti chiamano anche insalata belga, un'insalata a cespo aperto, di colore verde chiaro o giallino al vertice delle foglie e bianco sul fusto con un "cuore" composto da foglie più piccole e tenere. 

Buona anche cruda, una volta cotta ha la peculiarità di perdere il suo tipico sapore amarognolo, per assorbire quello degli ingredienti con cui viene abbinata. La scarola fresca non deve avere le foglie esterne appassite e i margini delle foglie esterne non devono essere anneriti. Si può conservare in frigorifero lasciandola da pulire per 2-3 giorni. Se è stata bagnata, conviene sgocciolarla bene prima di riporle in frigorifero in un sacchetto di plastica forato o in un sacchetto di carta.

La scarola è di un ortaggio seminato in estate e già pronto all’inizio dell’autunno che rimane disponibile per tutto il periodo invernale, e già in questo caso si evidenza uno dei suoi più importati benefici. La scarola infatti è una delle poche verdure di questa stagione che offre un adeguato apporto vitaminico e di sali minerali, la maggior parte delle altre ne sono prive.

Scarola: benefici e proprietà

La scarola contiene proteine ed è utile anche all'aumento dell'apporto idrico, dell'apporto di potassio e dell'apporto di fibra alimentare. Ha un’ottima concentrazione di ferro e calcio. Con soli 100g di scarola si assume 43% del valore giornaliero di vitamina A, oltre al 35% per il folato e al 21% per il manganese. La vitamina A è necessaria per l’attività del sistema nervoso, del cuore e per la salute della pelle e soprattutto degli occhi, ha anche azione protettiva contro i tumori del polmone e i melanomi. Anche i folati rappresentano una componente molto importante: contribuiscono alla riduzione della stanchezza e dell’affaticamento. Inoltre durante la gravidanza sono importantissimi per la crescita del feto. Il manganese invece, contribuisce al mantenimento delle ossa sane e protegge le cellule dallo stress ossidativo.

Nella scarola c’è anche un altro componente molto importate, la vitamina k: una porzione fornisce anche più del 100% del valore giornaliero raccomandato per la vitamina K, importante per una equilibrata coagulazione del sangue. Mangiare scarola ha la capacità di prevenire l’anemia, senza dimenticare l'elevato contenuto di fibre che aiuta a ridurre i livelli di colesterolo ed è utile nella gestione della glicemia e del peso corporeo. Il colore della frutta e degli ortaggi è un indizio importante per variare l’assunzione di sostanze preziose, proteggendo la salute e coprendo il fabbisogno di nutrimento del nostro organismo. Ogni colore (rosso, verde, bianco, giallo/arancio e blu/viola) corrisponde a sostanze specifiche, con differenti azioni nutrienti e protettive. Per la scarola il colore è il verde. Ci sono due sostanze nutrienti che accomunano tutti gli ortaggi verdi, in particolare quelli a foglia, il magnesio e l’acido folico. È meglio mangiarla cruda in modo da mantenere intatte le sue proprietà organolettiche. La scarola è ottima anche per le diete ipocaloriche in quanto ha solo 11 calorie circa per 100 grammi.

Inoltre risulta essere ricca anche di potassio e sodio. Le principali proprietà benefiche sono la stimolazione della peristalsi intestinale, la regolamentazione della pressione sanguigna, l’idratazione, la depurazione. La scarola infatti è particolarmente indicata per contrastare costipazione, stipsi cronica e tutte le infiammazioni che interessano il tratto intestinale; il consumo in particolare è indicato per coloro che soffrono di meteorismo, colon irritabile e disbiosi. Oltre alle fibre, la ricchezza di potassio e la povertà di magnesio e sodio regalano alla scarola un grande potere diuretico, oltre alla capacità di saziare in breve tempo. L’azione diuretica inoltre stimola la funzionalità del fegato e del rene. La scarola è considerata una delle piante più utili dal punto di vista farmacologico: è infatti ricca di composti utilizzabili in medicina, gli alcaloidi, i flavonoidi, l’inulina, l’acido caffeico ed i suoi derivati, i sesquiterpeni, gli steroidi, i terpenoidi e le coumarine. Sono proprio queste sostanze che conferiscono alla scarola un’importante azione antibatterica, antiossidante, antinfiammatoria, antitumorale, antidiabetica, epatoprotettiva ed altri effetti terapeutici altrettanto importanti per la salute umana.

Qualche curiosità sulla scarola

Anche nell’antichità si conoscevano le proprietà benefiche della scarola: gli antichi la utilizzavano come farmaco per attenuare i dolori al fegato. Era nota ai tempi dei Greci antichi e dei Romani che la identificavano con il nome “Intybus” senza fare differenze tra Indivie e Cicorie. Il termine venne poi ripreso da Carlo Linneo, noto medico e botanico svedese del 1700, per denominare solo le cicorie; lo scienziato classificò sistematicamente gran parte delle piante che conosciamo, secondo la nomenclatura ancora oggi usata.

Esiste una particolare varietà di scarola, l'indivia scarola di Bergamo, coltivata in quantità limitata nella zona attorno alle mura della Città Alta, che si distingue per il processo di imbianchimento delle foglie interne che hanno così un sapore più delicato e meno amaro. Per ottenerlo, si legano i cespi con un cappio in modo che le foglie interne non prendano luce e poi, ai primi freddi, si trasferiscono le piantine in luoghi bui. Infine ricordate che per potenziare l'effetto antiossidante della scarola, bisogna consumarla cruda con una buona dose di erbe aromatiche fresche come salvia, timo, maggiorana e origano.

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