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Pubblicato 1 anno fa

Finocchio: benefici, proprietà e valori nutrizionali

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Un ortaggio unico come aspetto e sapore, tanti usi in cucina ma soprattutto moltissimi benefici e proprietà. Tutto quello che c’è da sapere sul finocchio.

Il finocchio è un ortaggio invernale ma che riusciamo a gustare durate tutto l’anno, sia in insalata sia cotto in molto modi, anche se forse il modo migliore di gustarlo è sgranocchiandolo come se fosse una chips. Solo così si può apprezzare il suo gusto inconfondibile, simile all’anice perché contiene l’anetolo, una sostanza capace di lenire i dolori addominale e che gli conferisce il caratteristico sapore. Da questa caratterista deriva anche il modo di dire “lasciarsi infinocchiare”… Nel passato i vinai usavano un trucchetto, quello di offrire degli spicchi di finocchio come spuntino agli acquirenti, che volevano assaggiare la bevanda ancora nelle botti: è così aromatico che riesce a rendere gustoso perfino un vino scadente!

È una pianta tipica del Mediterraneo che viene coltivata negli orti fin dal 1500, sebbene fosse già conosciuta e apprezzata dagli egizi. In Italia le produzioni maggiori sono in Abruzzo, Campania, Calabria, Marche, Molise, Puglia, e Lazio anche se se ne trovano varietà in tutta la penisola.

In realtà noi non mangiamo esattamente la pianta del finocchio, ma una sorta di guaina fogliare bianca e carnosa, che si sviluppa attaccata al terreno e viene chiamata grumolo. Anche se del finocchio non si butta via niente, perché tutte le sue parti sono commestibili, dai semi al fusto che può raggiungere un’altezza di quasi un metro.

I finocchi, anche se non esistono piante “maschio” e “femmina”, vengono distinti così in base alla loro forma: i “maschi” hanno un aspetto più arrotondato e vengono in prevalenza consumati a crudo, mentre le “femmine” si presentano con una forma più allungata ed appiattita e vengono principalmente gustate cotte. L’uso in cucina del finocchio è internazionale: in India viene impiegato nella preparazione del masala chai, un tè a base di acqua, latte e spezie, tra cui appunto i semi di finocchio. Ed è molto famoso in Francia perché è alla base della preparazione del pastis, un aperitivo tipico di Marsiglia: quando nel 1916 fu proibito l'assenzio i maggiori produttori riformularono le loro ricette introducendo l’anice e il finocchio, aggiungendo zucchero e riducendo il contenuto di alcool.

Finocchio, tanti benefici e proprietà

La principale proprietà del finocchio si può sintetizzare in questa combinazione: poche calorie (31 all’etto) e pochi grassi. Al contrario, come aspetti positivi: tante fibre, tanti sali minerali e tante vitamine A, B e C. I benefici del consumo di finocchio derivano soprattutto dal suo apporto di vitamine e minerali, associato a un basso contenuto calorico. Le vitamine del gruppo B promuovono un buon metabolismo e la vitamina B9 (assunta con il finocchio sotto forma di folati) favorisce il corretto sviluppo del sistema nervoso durante le prime fasi della gestazione. Il selenio, la vitamina C e la vitamina A aiutano a potenziare le difese antiossidanti dell’organismo; inoltre la vitamina C è importante per la sintesi del collagene. Fra i minerali, il potassio aiuta a proteggere la salute cardiovascolare, il fosforo, il calcio e il magnesio sono importanti per quella delle ossa e il ferro partecipa alla produzione dei globuli rossi. Infine, all’anetolo, uno degli oli essenziali del finocchio che gli conferisce il caratteristico gusto simile all’anice, sono state associate proprietà antibatteriche, antimicotiche ed è in grado di agire sulle contrazioni addominali tipiche ad esempio delle coliche gassose nei neonati. Il finocchio infatti è noto soprattutto per le sue proprietà digestive, previene la formazione dei gas intestinali contrastando i processi fermentativi, combatte il gonfiore addominale. Per queste proprietà quindi sono ottime le tisane, i decotti e gli infusi preparati con i semi di finocchio.

Il finocchio aiuta l'aumento delle difese immunitarie: grazie all’elevato contenuto di vitamina C, ha proprietà immunostimolanti in grado di stimolare le difese dell’organismo e prevenire e combattere eventuali infezioni.

Sapete poi che i finocchi contengono una buona quantità di ferro? In modo particolare se si segue un’alimentazione vegetariana o vegana sono attimi per contrastate l’anemia. L’elevato contenuto di fibre e la totale assenza di grassi rende il finocchio un alimento perfetto per abbassare i livelli di colesterolo nel sangue. Contiene inoltre acido folico, una buona quantità di potassio in grado di ridurre la pressione arteriosa e vitamina C, sostanze nutritive importanti per il benessere di cuore e arterie.

Il finocchio è spesso suggerito dai medici come cibo da inserire nelle diete soprattutto perché serve per migliorare la condizione delle ossa e metterle al riparo dall’effetto usura. Quest’azione è svolta grazie alla presenza di sali minerali importanti quali potassio, calcio e fosforo. Il finocchio poi fa bene alla vista perché ricco di vitamina A, in grado di avere effetti positivi sulla retina e sostanza nutritiva importante che fa bene anche alla pelle. Ricco di acqua e povero di calorie, il finocchio ha proprietà depurative, favorisce quindi l’eliminazione delle tossine e, grazie alla presenza di fibre, aumenta il senso di sazietà. Oltretutto contiene pochissimi carboidrati ed è praticamente privo di zuccheri: un ottimo alleato quindi nel caso in cui si segue una dieta ipocalorica.

Un altro uso molto noto è quello dei semi di finocchio, chiamati diacheni. Contengono molti oli essenziali aromatizzanti quindi sono impiegati per insaporire altri cibi, ad esempio formaggi, zuppe e minestre, e da essi si ricavano anche liquori. Dai semi si estrae anche un olio essenziale di finocchio conosciuto per le virtù carminative, diuretiche, galattagoghe, cioè stimolanti del latte, antidolorifiche, digestive e disinfiammanti. Le loro proprietà espettoranti sono utili anche per altri disturbi respiratori come bronchite, tosse e congestione. Infine un suggerimento: masticare semi di finocchio può rinfrescare l’alito, come succede con l’anice o la liquirizia. Ecco quindi un semplicissimo rimedio naturale per l’alitosi!

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