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Pubblicato 1 anno fa

Insalata per pausa pranzo: benefici e vantaggi di Alpina

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Dopo una prima panoramica con Olivia, andiamo a scoprire invece i vantaggi e benefici dell'insalata per pausa pranzo Alpina.

L’Italia è un paese fortunato: tra pianure, mari, monti e colline possiamo contare su una varietà di ambienti e di microclimi che tutto il mondo ci invidia. Anche perché tanta varietà di paesaggi è alla base di una ricchezza gastronomica che non ha eguali: ogni regione, anche attraverso la sua storia, ha saputo selezionare i migliori prodotti del territorio, i più saporiti e al tempo stesso più sani, elaborando quelle ricette che fanno della nostra cucina un vero modello di gusto e salute. Basti pensare che sono più di 300 i prodotti tipici italiani riconosciuti a livello europeo con i marchi DOP (Denominazione di Origine Protetta) IGP (Indicazione Geografica Protetta) e STG (Specialità Tradizionale Garantita). Proprio dalla nostra migliore tradizione montana nasce l’idea di Alpina, la nuova proposta di Ortoromi per una pausa pranzo ricca di sapore ma assolutamente sana e leggera, al punto che rimane sotto le 200 kcal condimento incluso: una garanzia contro la tipica sonnolenza che tende a comparire nel pomeriggio dopo pranzo e che ci impedisce di rendere come vorremmo.

Insalata per Pausa Pranzo: i benefici di Alpina

La base di Alpina è costituita dalla rucola e dal radicchio rosso. Entrambi gli ingredienti aiutano a mantener ben idratato il fisico, gli forniscono una buona quota di fibre e apportano i minerali di cui ha bisogno, primo tra tutti il potassio. In particolare, poi, il sapore piacevolmente amarognolo del radicchio rosso è legato alla presenza di sostanze che svolgono un’azione depurativa a carico del fegato, stimolando la produzione di bile e facilitando il suo afflusso all’intestino, dove è indispensabile per la digestione dei grassi. Da parte loro, le foglioline dalla forma lobata della rucola, così caratteristica e gradevole per l’intensità dell’aroma e per il suo inconfondibile gusto leggermente piccante, hanno la capacità di stimolare la secrezione dei succhi gastrici, facilitando anch’esse la digestione. Inoltre, la rucola aiuta a eliminare i liquidi (azione diuretica) e, grazie all’abbondante presenza di vitamina C (un etto di rucola dà l’equivalente di due arance), stimola le difese immunitarie e protegge dalle infiammazioni.

A proposito di sapori caratteristici, troviamo poi quello dello speck a portarci in alta quota. A differenza di salami e salsicce, che si ottengono insaccando un impasto di carne, grasso, sale e spezie, lo speck appartiene alla categoria dei cosiddetti salumi “a pezzo intero”, perché si produce lavorando con sale e spezie l’intera coscia del suino. Questo permette di contenere a un livello decisamente più basso la percentuale dei grassi, che nello speck non arriva al 20%, mentre nel salame alla cacciatora è quasi del 33% e nella salsiccia supera il 45%. A fronte del limitato contenuto di grassi, lo speck si rivela un’eccellente fonte di proteine pregiate, al punto che un etto di speck ne fornisce più di 30 grammi, senza dimenticare nemmeno l’apporto consistente di ferro, in una struttura chimica particolarmente disponibile per il nostro organismo.

Insalata per Pausa Pranzo: la quota proteica

A innalzare ulteriormente la presenza di proteine pregiate, viene poi il Grana Padano DOP, che non solo ne fornisce in ottima quantità ma ce le dà in una forma che riusciamo ad assimilare velocemente, grazie al fatto che durante la stagionatura subiscono una sorta di predigestione. Al di là del suo contenuto proteico, poi, il Grana Padano è ricchissimo di calcio, essenziale per la salute delle ossa, e contiene anche molto fosforo, in rapporto ideale perché venga utilizzato dall’organismo. Non mancano nemmeno la vitamina A e altri importanti minerali, come lo iodio, necessario per il buon funzionamento della tiroide, e il selenio, utile contro i radicali liberi. Anche la parte grassa (peraltro meno abbondante che in altri formaggi) è pregiata, perché costituita in gran parte da acidi grassi “a corta catena”, tra i più digeribili che la natura ci mette a disposizione.

Il condimento

Per armonizzare l’insieme dei sapori ed esaltarne il pregio, Alpina viene presentata con un condimento predosato che, a fianco dell’olio extravergine, insuperabile per la qualità degli acidi grassi che fornisce e per la sua ricchezza di fattori protettivi, vede la proposta dell’Aceto Balsamico di Modena IGP, un’altra eccellenza tutta italiana.  Ottenuto con aceto di vino, mosto d’uva concentrato e mosto d’uva cotto, risulta meno aggressivo rispetto all’aceto normale ed esercita una buona azione di stimolo delle secrezioni digestive, senza trascurare naturalmente l’impronta di gusto particolare che ne ha decretato il successo.

Il momento giusto per Alpina

Perfetta come pausa pranzo in ogni occasione, che la si gusti in ufficio oppure durante un picnic, Alpina può trovare un accompagnamento ideale in un paio di fette di buon pane integrale, magari di segale come vorrebbe la tradizione di montagna: oltre a uscirne ulteriormente rinforzato il carattere “rustico”, si arricchirebbe di carboidrati complessi e di fibre, aumentando la sua capacità saziante.

Per chi invece volesse concludere con una nota dolce, sempre dalla sana tradizione di montagna viene l’usanza di accompagnare salumi e formaggio con della frutta fresca: prime tra tutte uva e pere… La scelta non manca, ma può essere un’ottima idea quella di scegliere anche la frutta “da bere”: estratti dal gusto naturale che della frutta conservano tutto il valore nutritivo, aggiungendo al pranzo un’altra nota di sano piacere. 

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