
Riconoscere i prodotti di qualità al supermercato, ve ne sarete accorti, non è sempre intuitivo: non basta guardare; ci vuole un po' di conoscenza e attenzione ai dettagli per portare a casa il meglio che la stagione ha da offrire.
Imparare a scegliere significa non solo gustare al meglio, ma anche ridurre gli sprechi e apprezzare il vero sapore della natura, soprattutto quando bisogna selezionare la frutta e la verdura da mettere in tavola. Il primo passo per assicurarsi prodotti di qualità è considerare la stagionalità. Sebbene oggi si trovi di tutto in ogni periodo dell'anno, la frutta e la verdura estiva colta nella sua stagione naturale è infinitamente superiore. Ha avuto il tempo di maturare lentamente sotto il sole, sviluppando al massimo i suoi zuccheri, i suoi aromi e i suoi nutrienti: un pomodoro raccolto a luglio, ad esempio, sarà molto più saporito e succoso di uno disponibile a dicembre.
Quindi, la prima regola d'oro è privilegiare ciò che è di stagione. A questo si lega strettamente l’origine: meglio optare per prodotti locali o, comunque, provenienti da Paesi vicini, specialmente all'interno dell'Unione Europea. Meno chilometri percorre il prodotto, più è probabile che sia stato raccolto al giusto grado di maturazione e che abbia conservato intatte le sue proprietà. I lunghi viaggi implicano spesso raccolte anticipate, trattamenti per la conservazione e un impatto negativo sulla freschezza e sul sapore. Leggere attentamente le etichette per verificare la provenienza è un'abitudine che ripaga sempre. Poi però esistono altri trucchi da poter applicare con semplicità.
L'esame visivo: colore, lucentezza e assenza di difetti come indicatori
Una volta accertata la stagionalità e l'origine, il senso più immediato da attivare è la vista: il colore della frutta e della verdura è un indicatore cruciale di maturazione e freschezza. I pomodori maturi dovrebbero avere un rosso brillante e uniforme, non pallido o verdastro; le pesche e le nettarine invece dovrebbero mostrare sfumature arancioni e rossastre intense, senza aree verdi significative. Le zucchine e i cetrioli devono essere di un verde brillante e vibrante, non ingiallito o opaco. Ogni tipo di ortaggio ha la sua tonalità ideale, e imparare a riconoscerla è fondamentale. La lucentezza poi è un altro segno di freschezza: una buccia brillante e tesa suggerisce che il frutto o la verdura è idratato e appena raccolto. Al contrario, un aspetto opaco, avvizzito o raggrinzito indica disidratazione e una minore freschezza. Osservate anche la presenza di eventuali macchie, ammaccature o segni di marciume - anche piccole imperfezioni possono compromettere la qualità interna e accelerare il deterioramento. Sebbene qualche piccola macchia possa essere tollerata per i prodotti biologici, segni evidenti di deterioramento sono sempre da evitare. Le foglie di spinaci, bietole e insalate, per esempio, devono essere turgide e di un verde vivo, non appassite o ingiallite.
L’analisi della frutta e verdura al tatto: consistenza, peso e integrità
Dopo l'occhio, è il momento di usare le mani con delicatezza, dato che la consistenza è un indicatore chiave - facciamo qualche esempio: una pesca matura dovrebbe essere leggermente cedevole al tatto, ma non molle; se è troppo dura, non è ancora pronta, se è troppo molle, è troppo matura o ha iniziato a deteriorarsi. Un'anguria o un melone, invece, devono essere solidi e pesanti, suggerendo un buon contenuto d'acqua. Le melanzane e i peperoni devono essere sodi e compatti, senza parti molli. Il peso è un altro segnale importante: frutti e verdure che appaiono "pesanti" per la loro dimensione sono solitamente più succosi e freschi. Un limone leggero, ad esempio, avrà meno succo di uno che, a parità di dimensioni, risulta più denso al tatto. L'integrità della buccia è fondamentale: deve essere intatta, senza tagli o perforazioni che potrebbero aver permesso l'ingresso di batteri o accelerato l’essiccazione.
L’olfatto e il “suono” - con il test per acquistare la giusta anguria
Il naso è spesso il giudice più affidabile, soprattutto per la frutta: quando è maturo e saporito emana un profumo caratteristico e invitante. Fate un esperimento: avvicinate il naso al picciolo o alla base del frutto: un'anguria matura avrà un profumo dolce e leggermente terroso, così come i meloni. Le pesche e i pomodori sprigioneranno un aroma dolce e fruttato, segno della loro piena maturazione. Se un frutto non ha odore, è probabile che non abbia nemmeno sapore, o che non sia ancora maturo. Al contrario, un odore acidulo o sgradevole indica che il processo di deterioramento è già iniziato. Per alcuni frutti, come l'anguria e il melone, anche l'udito può giocare un ruolo sorprendente: un leggero colpetto sulla buccia dovrebbe produrre un suono sordo e profondo, non un suono vuoto o troppo "battente". Questo indica che il frutto è pieno e succoso all'interno, con la giusta maturazione. Se il suono è troppo squillante, potrebbe significare che il frutto non è ancora completamente maturo. Fateci attenzione.