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Pubblicato 1 anno fa

Carote: proprietà benefici e come cucinarle

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Forse non ci faranno abbronzare di più, quest’estate. Ma portare in tavola le carote ci fa sicuramente fare il pieno di benefici. E in cucina sono molto duttili

Prima di andare a delineare proprietà e benefici delle carote, sfatiamo un mito: questi ortaggi non ci rendono più abbronzati. Non esistono infatti alimenti che “fanno abbronzare”, è vero invece che le vitamine e i minerali contenuti in alcuni cibi sono in grado di proteggere la pelle dai raggi del sole e di mantenerla idratata ed elastica. L’abbronzatura infatti è una reazione difensiva del corpo: quando ci si espone al sole, le cellule dello strato più profondo dell’epidermide producono melanina, un pigmento scuro che passa nelle cellule più superficiali e va a formare uno strato protettivo contro i raggi ultravioletti. In questo processo le carote non possono avere alcun ruolo.

Ma questo non ci deve far smettere di consumare carote, anche d’estate. Soprattutto perché sono molto buone e hanno tanti principali nutrienti. 

Conosciute già da Greci e Romani, che le utilizzavano soprattutto come piante officinali: in particolare i Romani coltivavano le carote per le sue proprietà diuretiche e afrodisiache. In Egitto la si usava come cicatrizzante, nel Medioevo si riteneva invece che facesse bene contro i calcoli renali. In seguito si scoprì l’utilità della carota per curare la gastrite, la dissenteria e prevenire i disturbi degli occhi.

Proprietà e benefici delle carote

Le carote fanno stessa famiglia del sedano e se ne mangia la radice. Sono ricche di minerali e di vitamine: in particolare le carote contengono: fibre, potassio, fosforo, ferro e le vitamine A, B, C ed E. Tra i vegetali le carote sono la principale fonte di beta-carotene, precursore della vitamina A, ad azione antiossidante e antitumorale e benefico per la pelle, per il cuore e per gli occhi. Inoltre, contengo alfa-carotene, luteina e zeaxantina, che aiutano a regolare le funzioni intestinali, agendo sia come antidiarroico sia come lassativo. Le carote sono diuretiche e depurative, per questo aiutano in caso di cistiti, calcoli o problemi urinari. Beta-carotene e vitamina C hanno proprietà antiossidanti, utili nel contrastare i radicali liberi e nel rafforzare il sistema immunitario, utili in caso di problemi di stomaco, colite o disturbi al fegato. I carotenoidi e le fibre aiutano ad abbassare i livelli di colesterolo LDL nel sangue. I minerali e la vitamina E presenti nelle carote le rendono benefiche per lo scheletro, per i muscoli, ma anche per capelli e sistema nervoso.

Prima di passare all’uso in cucina delle carote, ecco qualche curiosità. Quando si compra un mazzo di carote fresche la parte verde va sempre tagliata o succhierà le vitamine della radice. Le carote esistono di tanti colori: gialle, rosse, bianche arancioni, nere e viola: al tempo in cui le carote, probabilmente, venivano coltivate in Egitto erano viola, il colore arancione si ottenne in Olanda grazie ad alcune mutazioni genetiche, sviluppate per omaggiare la famiglia regnante degli Orange. Ogni colore di carota ha le sue proprietà. Carota arancione è ricca di vitamina A; la carota viola di polifenoli, flavonoidi, antocianine e antiossidanti. Quella gialla contiene soprattutto luteina, la rossa è ricca di licopene e infine la carota bianca è un ottimo antitumorale.

Come cucinare le carote: qualche consiglio

Tra i rimedi naturali con le carote, il meno noto è l’olio di semi di carota che contiene geraniolo, limonene, e sesquiterpeni. E’ più noto l’olio essenziale di carota che viene impiegato in cosmesi per produrre abbronzanti ed integratori antiage nonché per il trattamento di pelle secca, impura e scottata. Con la carota fresca si può preparare un decotto, per migliorare la diuresi, migliorare la digestione, ridurre il problema della gastrite e regolarizzare l’intestino. Il passato di carote bollite è ottimo per contrastare la dissenteria. Nel caso opposto invece, se quindi si soffre di stitichezza è consigliato mangiare le carote crude. Il centrifugato di carote è ideale per rinforzare la vista, depurare l’organismo, prevenire gli eritemi solari e favorire la digestione nonché ridurre i bruciori di stomaco.

Ovviamente l’uso più diffuso delle carote crude è in insalata o in pinzimonio, mentre cotte sono spesso l’ingrediente principale delle vellutate o delle minestre. Ecco qualche altra idea… Le carote tagliate a rondelle si lessano in acqua calda e una volta raffreddate si condiscono con sale, olio extravergine d'oliva, aceto e limone. Oppure si tagliano a bastoncini e le si cuoce in padella antiaderente con un po' di burro e un pizzico di prezzemolo tritato. 

Le carote si possono anche trasformare in crema; sciogliete una noce di burro in una casseruola, aggiungete la cipolla tritata e le carote a pezzetti, lasciando insaporire il tutto. Salate e coprite con il latte. Successivamente, pepate e cuocete per 20 minuti circa coprendo. Adesso frullate le verdure, mescolatele con il latte e la panna, e aggiungete anche la noce moscata. Nel frattempo, scaldate un po' di olio extravergine d'oliva e friggete del riso bollito, poca alla volta. Servite la crema insieme al riso fritto. 

Come antipasto con le carote basta tagliare il pancarré a dadini, ammorbiditelo con un po' d'acqua, dopodiché strizzatelo per bene e tritatelo aggiungendo le mandorle, l'aglio, il succo di limone, l'aceto, il sale ed il pepe. Aggiungete anche un po' d'olio extravergine d'oliva e servite con le carote lesse.  Le carote si possono anche conservare. Tagliatele a bastoncini e cuocetele con un po' d'acqua e aceto, scolatele e riponetele all'interno di vasi di vetro con gli aromi che preferite e, infine, coprite con olio extravergine d'oliva. Un’altra idea è realizzare degli strati di carote lesse e formaggio, dopodiché gratinare in forno oppure intiepidire del latte e dell'acqua, aggiungere la farina, il sale, la noce moscata e le carote a rondelle, quindi cuocete per 15/20 minuti. Come ultimo suggerimento tagliate a bastoncini due carote e grattugiatele, quindi aggiungete il succo di due limoni, lo zucchero e un bicchiere d'acqua, dopodiché cuocete il tutto a fiamma bassa. Infine, irrorate con mezzo bicchiere di cognac e conservate la confettura in vasi per almeno un mese. 

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